Adobe: che cosa significa?

L’adobe è una miscela di argilla, sabbia e paglia che viene essiccata all’ombra (molti, errando, scrivono al sole) per poter creare mattoni.

La sua etimologia, infatti, ci rimanda all’immagine del “mattone fatto di fango”.

Il più antico nucleo urbano conosciuto al mondo, in Anatolia, è stato costruito con adobe, ed è riconosciuto Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Oggi è visitabile dai turisti.

Incredibile pensare come la cittadina fosse costruita in modo del tutto diverso rispetto alla modernità.

Le abitazioni, di altezze differenti, obbligavano le persone a spostarsi da una casa all’altra attraverso i tetti.

E le case sembravano praticamente essere state concepite una sopra l’altra.

Ad ogni modo, l’adobe consentiva alle persone, data la sua semplicità di fabbricazione e quindi la sua economicità, di costruirsi da sè la propria abitazione.

Ad oggi l’adobe non prevede l’utilizzo di paglia all’interno della miscela.

L’adobe risulta essere un materiale ottimale dal punto di vista termico perché è in grado di conservare il calore e di mantenere allo stesso tempo gli spazi freschi nei mesi più caldi.
È, infine, 100% riciclabile.

C’entra qualcosa questo termine con la celeberrima software house statunitense?

Pare di no. Adobe, infatti, si chiama così perché il suo cofondatore, John Warnock, era affezionato a un ruscello che scorreva proprio di fianco alla sua casa, nello Utah, e che si chiamava Adobe Creek.

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on Pinterest
Share on WhatsApp
Related posts
Comments