Mantenere lo stile, aumentare l’efficienza energetica: il progetto di Simone Schirinzi nell’appartamento anni ’30 a Bologna

Nel cuore di Bologna, un appartamento degli anni ’30 ha visto una trasformazione sorprendente, un connubio tra il rispetto dello stile architettonico originale e l’implementazione di soluzioni innovative per migliorare le prestazioni energetiche.

A raccontarci questa storia è Simone Schirinzi, responsabile tecnico di Tierre Infissi, esperto nella rivisitazione di spazi per renderli più efficienti dal punto di vista energetico.

“Abbiamo rivalutato insieme all’architetta Laura Venturi un appartamento dal grande potenziale, concentrandoci sulla parte tecnica e, in particolare, su porte, finestre e infissi”, afferma Schirinzi.

In una città come Bologna, dove il clima richiede una riflessione attenta sulle prestazioni energetiche degli edifici, la sostituzione dei serramenti è diventata una mossa chiave.

Schirinzi spiega: “Abbiamo sostituito dei serramenti inizialmente in legno con vetro camera di tipo semplice. Ci trovavamo in una situazione classica di Bologna, con la necessità di rivalutare il serramento per migliorare la sua capacità termica.”

L’azienda SCHÜCO è stata la scelta vincente per questa trasformazione. “Abbiamo optato per serramenti SCHÜCO con nodo ridotto e fascetta centrale”, continua Schirinzi. “La priorità era mantenere lo stile dell’appartamento, quindi abbiamo scelto serramenti bicolori: bianco all’esterno per preservare l’armonia con la facciata esterna e grigio all’interno, per integrarsi con gli interni.”

La sfida di Schirinzi è stata duplice: garantire una maggiore efficienza energetica senza compromettere l’estetica dell’appartamento.

Il risultato è un connubio perfetto tra funzionalità e design, dove ogni dettaglio è studiato per mantenere l’autenticità dell’edificio mentre vengono migliorate significativamente le sue prestazioni energetiche.

Questa storia di successo dimostra che è possibile abbinare stile e sostenibilità. La scelta oculata di materiali e tecnologie all’avanguardia ha reso possibile la trasformazione di un appartamento degli anni ’30 in un’espressione moderna dell’architettura sostenibile. Simone Schirinzi e l’architetta Laura Venturi hanno dimostrato che il rispetto per il passato non è incompatibile con una visione ecologica e orientata al futuro.

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