STEPPING STONE: L’ESTRO DI GIANLUCA PERRONE?

“Una casa è un contenitore di memoria. Una proiezione delle memorie di tutte le case che abbiamo vissuto.
La casa dei nonni. Una carta da parati che emetteva un certo odore. Una superficie ruvida dove passava un tubo caldo e dove mi fermavo per sentire il calore in una serata d’inverno. La casa è fatta dagli elementi che la colorano, che la disegnano. Tutte le case che ho vissuto sono nella casa in cui vivo oggi.”

Gianluca Perrone ha fondato Stepping Stone negli ambienti della celebre Galleria bolognese Neon Campobase. Ha dato nuova vita all’estro, nuove pagine alla fantasia, nuovo inchiostro alla provocazione.
“Ero alla ricerca di uno spazio per costruire l’idea di Stepping Stone che avevo nella testa. Per caso sono capitato su una stradina chiusa e ho riconosciuto gli spazi di una galleria d’arte che avevo frequentato. Da quel momento è diventata mia. Mia nella testa. Mia in tutto”.

Da dove comincia questa storia?

Civico 2/5 di Via Zanardi. 1981.

La galleria Neon Campobase, frutto di un’idea illuminata, mette in mostra artisti sconosciuti, provocatori. Si fa portavoce della ricerca di nuovi orizzonti, di modi di rappresentare il mondo del tutto nuovi che sembrano scompaginare l’ordinario.
La galleria rimane aperta fino al 2011. Poi chiude i battenti.
Nel 2015 Gianluca Perrone solleva la serranda, di nuovo. E alza il sipario.

Chi è Gianluca Perrone?

Gianluca Perrone, classe 1971, bolognese, artista, designer, amante dell’immagine, della fotografia, della rappresentazione, acuto osservatore che aborra la monotonia, torna in via Zanardi, ripercorre con la memoria i luoghi che ha frequentato anni fa, si guarda intorno, decide di dare una nuova vita alla galleria.
Crea Stepping Stone.

L’idea di Gianluca è quella di creare uno spazio fuori dal comune che sappia unire estro, fantasia, ricerca, studio dei materiali, delle superfici. Uno show-room diverso. Mai visto prima.

“La mia azienda è un cantiere meraviglioso, nato in un momento particolare della mia vita. Le nostre pareti sono una grande superficie monocromatica rovinata che racconta che cosa pensiamo noi delle superfici. Tutti gli spazi sono soltanto il luogo fisico in cui appoggiare le nostre idee, i nostri moodboard. Una superficie neutra rispetto a ciò che è possibile appoggiarci sopra. Si tratta di una superficie imperfetta perchè le superfici imperfette raccontano il passare del tempo. Il fatto che abbiamo vissuto insieme ad esse. Una superficie bella è quella che vive insieme a te non quella che vive lontano da te.” Questa la sua filosofia.

Per questo, Stepping Stone è un luogo anomalo, pieno di crepe, di tagli, di graffi.
Uno spazio che non ha postazioni fisse. In modo da alimentare il confronto, la condivisione, la curiosità, la ricerca quotidiana.
Un luogo dove, a un tratto, ci si può imbattere nelle opere di Andrea Poggipollini, artista e scultore contemporaneo, un luogo in cui tutto sembra poter diventare reale, un luogo in cui l’ispirazione è dappertutto. Un luogo dedicato alle superfici dove però, di fatto, non c’è bisogno di superfici.
Un luogo fitto di storia, di mistero. Dove una grande opera d’arte diventa un omaggio nascosto della galleria chiusa nel 2011, scoperta per curo caso durante una restaurazione.
Questo è lo spazio. “Il resto sono idee.” Dice Gianluca.

Che cos’è Stepping Stone? Un laboratorio? Uno show-room che vende superfici? Pavimenti? Carte da parati? La bottega di un artigiano che si nutre di storia e di curiosità? Un po’ tutte queste cose insieme?

Quel che è certo è che Stepping Stone, oggi, è un riferimento per architetti e professionisti del settore design.

“Ci chiamiamo Stepping Stone per rimandare all’idea dei sassi che attraversano un torrente o all’idea di un trampolino di lancio. Entrambe le cose rappresentano un mio momento in cui avevo bisogno di attraversare un torrente in piena per arrivare all’altra riva. Ma allo stesso tempo anche un trampolino per volare.”

Alla base di tutto? La ricerca. Il viaggio.
Ed è proprio viaggiando che Gianluca Perrone si è creato il suo tesoretto di contatti preziosi con artigiani unici in Italia.
Da quelli di Castel Viscardo dove la lavorazione del cotto segue una ricetta antichissima, ai falegnami salernitani, agli artigiani che lavorano le cementite siciliane.
Nel tempo Stepping è diventato un volano per i nuovi talenti, un posto in cui gli architetti si sentono a casa propria, un luogo in cui vengono organizzate mostre e presentazioni, corsi di formazioni, progetti artistici, di design.
Un ambiente, insomma, non troppo dissimile da quello che ospitava la galleria Neon Campobase.
A quanto pare incoraggiare l’estro, la provocazione, il punto di vista inverso, la curiosità sono ancora le parole chiave al Civico 2/5 di Via Zanardi.

“La ricerca è il cuore pulsante del lavoro, il motore di tutto. Viviamo di ricerca mentale e fisica. La ricerca nasce dalla curiosità. Non esiste una ricerca senza curiosità. Approfondire, andare a fondo. Avere voglia di sbagliare. Ogni errore alimenta altre ricerche e altre modalità. Noi abbiamo voglia di interpretare il quotidiano in modo diverso.”
Così Gianluca Perrone costruisce idee. Costruisce cantieri. Ricordi.

“Tutto si costruisce mettendo insieme elementi, tasselli, piccoli pezzi, puzzle di colori, forme, geometrie, insieme ai professionisti e ai committenti. Così si da la forma a un progetto. Si costruisce la pelle, l’involucro. La matericità, il colore sono elementi fondamentali per dare il via. Per muovere tutto. Successivamente si progetta. Noi non ci fermiamo all’utilizzo di materiali convenzionali. Modifichiamo, tagliamo le superfici, le facciamo colorare, le ricreiamo da zero. Così, il cantiere prende forma e noi diventiamo uno degli strumenti che formano un’orchestra. Il nostro scopo? Cercare di suonare bene. Sempre.”

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